Zone erogene : sono chiamate così le aree più o meno estese del corpo che, se stimolate, accendono rapidamente l’eccitazione. Una questione di
alchimia sessuale, certo, ma soprattutto di
chimica cerebrale: quando queste zone vengono “stuzzicate”, le loro terminazioni nervose inviano subito queste sensazioni gradevoli a una zona ben precisa del cervello, l’
IpotalamoQuest’ultimo, a sua volta, ordina alla ghiandola ipofisi di produrre determinati ormoni, con il compito di stimolare la produzione di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali. E l’adrenalina, si sa, è un potente
afrodisiaco naturale che alimenta il desiderio e amplifica il piacere. Non solo: quando la stimolazione delle zone erogene non è mordi-e-fuggi, l’
ipofisi inizia a produrre
ossitocina l'ormone dell'amore che non porta solo il benessere proprio di questo sentimento empatico, ma anche eccitamento.
La mappa delle zone erogene non è standard, visto che ogni donna possiede una “cartina” personale: non per niente, c’è chi adora la stimolazione dell’orecchio, chi al contrario la detesta. È vero, però, che alcune zone, per una serie di caratteristiche fisiologiche, sono potenzialmente più erogene di altre.
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